Professore a.c. in Allergologia Molecolare Corso di Laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche Università Vita-Salute, San Raffaele, Milano Uno dei requisiti fondamentali di ogni prodotto cosmetico è il suo profilo di sicurezza. Il trattamento denominato DERMAREVitalise, è costituito da componenti funzionalmente attivi (burro di karité, olio di squalano, acido ialuronico, escina ed eccipienti) che hanno dimostrato nel corso degli anni, un’ottima tollerabilità dal punto di vista allergologico, tanto da essere considerato, a tutti gli effetti, un prodotto ipoallergenico, indicato per trattamenti anche prolungati nel tempo.
In chirurgia oncoplastica il gold standard del trattamento è il rigoroso rispetto delle regole di resezione oncologica associato all’ottenimento del miglior risultato cosmetico possibile. In questo contesto merita un’attenzione particolare la cicatrice. La cicatrizzazione di una ferita chirurgica è un insieme complicato di eventi che inizia dopo aver accostato i suoi margini con il filo di sutura e si definisce: guarigione per prima intenzione. Il processo di riparazione dura settimane, mentre la cicatrice si considera stabile, ovvero non modifica più il suo aspetto, dopo circa 1-2 anni. Sul piano fisiopatologico la guarigione di una ferita attraversa alcune fasi: infiammazione, proliferazione delle cellule (settimane) e maturazione caratterizzata dalla contrazione e dal rimodellamento della cicatrice (mesi, anni). La fase di rimodellamento del tessuto cicatriziale inizia precocemente durante l’infiammazione e prevede il rimaneggiamento dei costituenti della nuova matrice extracellulare. La cicatrice è rossa, rilevata e si avvertono alcuni sintomi come il prurito e il dolore urente o puntorio. Nell’arco di alcuni mesi l’aspetto della ferita di solito migliora, diviene più morbida ed elastica, si appiattisce e scompaiono i sintomi. Questo miglioramento dipende dalle collagenasi, che intervengono nel delicato equilibrio tra la sintesi e la degradazione di fibre collagene nella matrice extracellulare. Nel frattempo una certa quota di fibroblasti acquista alcune caratteristiche che li rendono capaci di contrarsi (miofibroblasti) al fine di ridurre l’estensione della cicatrice. Le fibre di collagene passano da una distribuzione disordinata ad uno stato di aggregazione in grandi fasci sempre più compatti e organizzati. Nella mia pratica clinica ho avuto modo di utilizzare un prodotto, il DERMAREVitalise i cui costituenti hanno permesso di migliorare il risultato cosmetico anche dopo radioterapia. Il burro di Karitè ha un elevato contenuto di grassi insaponificabili che sono ricchi di fitosteroli che stimolano i fibroblasti a sintetizzare elastina e collagene; di polifenoli che hanno un’azione elasticizzante. L’olio di squalano è simile allo squalene che normalmente è contenuto nel sebo, è capace di ristabilire l’equilibrio lipidico cutaneo, è un ottimo emoliente e permette di veicolare meglio i nutrienti vitaminici aggiunti A, E, F. Siccome la base di ogni processo è la corretta idratazione, il prodotto associa anche un Fluido che contiene acqua e Ac Jaluronico. Quest’ultimo è una componente essenziale della matrice extracellulare e ha un alto tropismo per l’acqua così come il Sodio PCA che assorbe l’acqua ed esercita un effetto idratante lento al pari del Biosaccaride. In ultimo l’Escina, estratta dai frutti dell’ippocastano, ha un importante effetto antiedemigeno per riduzione della permeabilità vascolare per il quale viene regolarmente utilizzata con altre formulazioni in chirurgia senologica come più volte messo in evidenza da centri di eccelenza.